mercoledì 28 ottobre 2015

Il casco americano Bullard UST della U.S.A.F.







La United States Air Force (abbreviata in U.S. Air Force, o USAF) è l'aeronautica militare degli Stati Uniti d'America, parte integrante delle Forze Armate. Rappresenta la branca dell'amministrazione militare USA che si occupa di guerra aerea, guerra spaziale e cyberwarfare. L'USAF è uno dei sette "servizi in uniforme" ed è nata come forza armata separata e indipendente dall'esercito il 18 settembre 1947. Attualmente rappresenta la più grande forza aerea del mondo con oltre 9.000 velivoli in servizio, basi sparse su tutto il globo tra cui l’aeroporto di Aviano, che è un'infrastruttura militare italiana utilizzata dall'USAF. Si trova nel comune di Aviano, in Friuli-Venezia Giulia, ai piedi delle Prealpi Carniche: nella base ha sede il 31° Fighter Wing dell'aeronautica militare statunitense, a sua volta parte dell'U.S.A.F.E. (United States Air Forces in Europe). Nella USAF vi sono in tutto circa 352.000 uomini e donne in servizio attivo. La prestazione complessiva fornita dall'USAF nel 2009 era ufficialmente designata con tre descrizioni: Global Vigilance, Global Reach e Global Power (Viglianza Globale, Portata Globale e Potenza Globale) con 5.573 velivoli con pilota in servizio, circa 180 “unmanned aerial vehicles”, i droni, e 2.130 missili Cruise lanciabili dal cielo oltre a 450 missili balistici intercontinentali. Il Dipartimento dell'aviazione ("Department of the Air Force") è diretto da un civile, il Segretario all'aviazione ("Secretary of the Air Force"), preposto a tutti gli affari politici ed amministrativi, mentre il Dipartimento dell'aviazione è una divisione del Dipartimento della difesa, diretto dal Segretario della difesa. L'ufficiale più elevato nel Dipartimento dell'Aviazione è il Capo dello Stato Maggiore della Forza Aerea degli Stati Uniti (Chief of Staff of the United States Air Force), che fa parte dello Stato Maggiore Congiunto (Joint Chiefs of Staff). Alla USAF appartiene il famoso Air Force One, in realtà una vera e propria flotta di aerei che trasportano il Presidente degli Stati Uniti in giro per il mondo.

I vigili del fuoco della USAF sono avieri inquadrati nei Civilian Engineer Squadron, di cui il 31° presta servizio nella Base di Aviano. Svolgono tutte le mansioni proprie dei Vigili del Fuoco, con le particolarità connesse con il loro servizio fuori dal normale, a contatto con sostanze molto reattive e pericolose, e tipologie incidentali che richiedono competenze molto specialistiche, quali quelle di aeromobili. La loro copertura non solo dei velivoli e delle piste, ma anche del territorio della base, in cui vivono migliaia di militari e le loro famiglie, li rende pompieri in grado di estricare veicoli, spegnere incendi strutturali e boschivi, ed anche di praticare il primo soccorso, oltre a praticare la prevenzione ispezionando le strutture della base. Dopo otto settimane e mezzo di istruzione militare di base in Texas, gli avieri vengono inviati alle destinazioni, dove proseguono il loro addestramento diplomandosi in Scienze del Fuoco, proseguendo il loro aggiornamento con costanti verifiche a cadenza mensile. Lavorano 120 ore ogni 15 giorni su differenti turni, e contribuiscono con i colleghi italiani, sia dell’Aeronautica militare il cui casco verrà presto illustrato su queste pagine, che con i permanenti del vicino Comando di Pordenone, che dista circa 15 chilometri dalla base, a coprire il territorio collaborando fattivamente con entrambe le istituzioni, che culminano in 40 eventi annuali di collaborazione.

Il casco in collezione è un Bullard di tipo tradizionale, il modello UST con larghe costolature radiali, ampia visiera e paracollo su cui campeggiano, in rilievo, i decori propri del casco da pompiere americano a partire dalla sua nascita, all’inizio del 1800: si veda in proposito la storia del casco nel post su New York, uno dei più popolari di questo sito. Il modello UST invece del classico cuoio come materiale di fabbricazione adotta un guscio in fibra di vetro ad alta resistenza verniciata con colori ignifughi, in questo caso il bianco, per assicurare resistenza e durabilità nel tempo: all’interno il sistema detto “U-fit” permette un comfort ottimale e una calzata ideale, con un semplice sistema di regolazione a rotella in posizione nucale che modifica le dimensioni interne sulla base delle esigenze del pompiere, che sono molto variabili. Si va infatti dal casco indossato a se’, per attività ordinarie di soccorso e taglio, a quelle di intervento con maschera SCBA indossata, che nello standard americano hanno sei cinghioli di fissaggio craniale, che restano all’interno del casco al di sopra del sottocasco in nomex antifiamma; manca il concetto di “aggancio rapido” dell’autoprotettore tipico del Gallet F1 e dei suoi successori. Il casco, come appare dalla placca in cuoio frontale mantenuta in posizione dalla grande aquila metallica a cui si aggancia, appartiene all’ufficiale assistente, una delle massime autorità dell’anticendio della base, e si presenta in ottime condizioni, raro esemplare in uso a pompieri molto particolari.

Da qui proviene la fotografia degli avieri della base in addestramento sul simulacro di velivolo usato per le periodiche, frequenti prove di spegnimento.

Questo è il sito della Bullard, in inglese, in cui si trova descritto il casco e l'ampia gamma di modelli che lo affiancano nella sua produzione.

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