giovedì 20 agosto 2015

Il casco malgascio MSA Gallet F1S di Antananarivo







Il Madagascar è uno stato insulare situato nell'oceano Indiano, al largo della costa orientale dell'Africa, di fronte al Mozambico. L'isola principale, anch'essa chiamata Madagascar, è la quarta più grande isola del mondo. Colonia francese fino al 1958 quando nacque la Repoblikan'i Madagasikara in lingua malgascia, idioma che presenta un vocabolario sovrapponibile al 90% a quello ma'anyan parlato nella regione del fiume Barito nel Borneo meridionale, a testimoniare le sue desinenze asiatiche oltre che africane. È un'isola tropicale, essendo attraversata dal Tropico del Capricorno, ma data la notevole estensione il suo paesaggio e clima sono molto vari: ospita il 5% delle specie animali e vegetali del mondo, l'80% delle quali sono endemiche del Madagascar: fra gli esempi più noti di questa eccezionale biodiversità ci sono l'ordine dei lemuri, le oltre 250 specie di rane, le numerose specie di camaleonti e i tipici baobab. Le principali risorse economiche del Madagascar sono il turismo, l'esportazione tessile, la produzione ed esportazione agricola e l'estrazione mineraria. La capitale è Antananarivo, detta Tana dai suoi abitanti;  fu fondata intorno al 1625 dal re Andrianjaka e nel XIX divenne prima capitale del Regno del Madagascar e poi della colonia francese. A differenza della maggior parte delle capitali Africane, Antananarivo era già una grande città, prima dell'epoca coloniale. Antananarivo significa ”la Città dei Mille”, e prende il nome dal numero di soldati assegnati a guardia del re Andrianjaka. Antananarivo è stata conquistata dai francesi nel 1895 ed incorporata nel loro protettorato di Madagascar: a seguito della conquista la città, che contava una popolazione di circa 100.000 abitanti, si è ampliata arrivando a toccare le 175.000 unità dal 1950. Dopo l'indipendenza il ritmo di crescita è aumentato rapidamente ed ora la popolazione della città ha raggiunto gli 1,4 milioni di abitanti nei suoi sei arrondissments, o quartieri.

Il dipartimento dei vigili del fuoco del Municipio è stato fondato nel 1949, e fino al 2009 contava una sola caserma sita a Tsaralalana, in centro città, a copertura di un territorio di oltre 50 chilometri quadrati: a questa si è aggiunto un distaccamento nel 6° arrondissement periferico per meglio coprire il territorio molto esteso della conurbazione. Il Tenente Colonnello Rabemanantsoa Michel M. J. È l’attuale Comandante pompieri della Comunità Urbana, ed ai suoi ordini ci sono 116 uomini che, grazie alla collaborazione con la Brigata di Parigi, frequentano periodicamente corsi di formazione ed aggiornamento nell’ex madrepatria. Grazie ai miglioramenti apportati e all’acquisto di nuovi mezzi anche grazie alla collaborazione del governo del Giappone, i pompieri di Tana sono passati dalle 193 uscite del 1997 agli oltre 1.500 servizi annuali del 2005, anche grazie al fatto che si sta vincendo la ritrosia a chiamarli che affliggeva gli abitanti, convinti che il loro servizio fosse a pagamento. Nonostante gli sforzi di miglioramento i pompieri malgasci sono ancora menomati dalla povertà dei mezzi e di risorse: un vigile al suo primo stipendio guadagna 30 dollari al mese per ottanta ore settimanali di lavoro. Ciò non fa venire meno il valore e l’abnegazione del pompiere malgascio che, come i colleghi di tutto il mondo, mette in primo piano la sua missione, spesso a discapito della vita: è vero quello che si dice, tu non “fai” il pompiere, tu “sei” pompiere: sempre!


I vigili del fuoco di Antananarivo, come tutti i colleghi della Repubblica, sono riforniti per il loro vestiario ed equipaggiamento dalla Francia, ed ultimamente anche dal Giappone per ciò che riguarda i mezzi antincendio. Divise e caschi rispecchiano gli standard di oltralpe e, per quanto riguarda i pompieri della capitale, l’utilizzo è di elmi di marca MSA Gallet nel modello F1 classico, che però qui è nell’insolita livrea grigia verniciata, meno affascinante ed elegante della versione cromata ma meno costosa e delicata. Il singolare colore nella madrepatria è solitamente in uso ai pompieri dell’Aeronautica militare e ad alcuni corpi della Marina Militare negli imbarchi sulle navi da guerra.

Le fotografie ritraggono l'ottimo libro sui pompieri di Tana, visibile qui.
La seconda riguarda la botte ISUZU donata dal governo del Giappone, come visibile dalle bandiere sulle fiancate.

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