mercoledì 9 giugno 2010

Il casco francese Gallet F1S di Parigi






Aggiorno come di consueto un post riguardante una nazione già presente in collezione, a seguito di cambiamenti cioè l’arrivo di un prezioso casco da sottufficiale a sostituire quello da vigile. Ne approfitto per approfondire le notizie sui pompieri di Parigi e sulla città che essi proteggono.

Parigi (anticamente Lutèce) è capitale della Francia, capoluogo della regione dell'Île-de-France e l'unico comune della Francia ad essere nello stesso tempo anche Dipartimento. Nel 2009 e 2010 Parigi è stata classificata tra le 3 città più importanti e influenti al mondo e tra le prime 10 città al mondo per qualità della vita. Prima città della Comunità europea per importanza economica tra le città aderenti all’Euro, la capitale francese figura inoltre tra le 10 città economicamente più importanti insieme con Shangai, São Paulo, Tokyo, New York e Londra. Città più visitata al mondo, Parigi è la quinta città più popolata d'Europa, con 2.180.000 abitanti, che diventano 6.260.000 con i tre Dipartimenti direttamente confinanti e che, di fatto, fanno parte del suo territorio. Ereditando la storia di un impero coloniale che si estendeva su cinque continenti, Parigi è considerata come il centro del mondo francofono ed ha mantenuto una forte posizione internazionale. Questo, combinato alle sue attività finanziarie, affaristiche, politiche e turistiche, ha reso la città uno dei principali "hub" mondiali, nonché centro culturale, politico ed economico molto forte sia a livello nazionale che internazionale. Inutile dire che è una città meravigliosa, ricca di fascino, e sotto il profilo architettonico di una bellezza incommensurabile.

La Brigade Sapeurs Pompiers de Paris (Brigata Zappatori Pompieri di Parigi), abbreviata in BSPP, è nata nel 1811 a seguito di un incendio mortale avvenuto l’anno precedente presso l’ambasciata d’Austria, ed è stata istituita da Napoleone allo scopo di predisporre un efficace sistema di risposta agli incendi: sin da allora il suo motto, “Sauver ou Périr” cela al suo interno tutta la drammaticità della missione del Pompiere: Salvare o Morire. E’ un corpo militare del Genio, messa a disposizione del Prefetto di Polizia, similarmente a quanto accade nel Principato di Monaco: la comanda un Generale di divisione. Il suo essere Corpo militare si spiega perché tra gli scopi dell’Esercito francese c’è quello di difendere i luoghi di interesse primario del territorio nazionale e a Parigi si trovano la quasi totalità dei maggiori Enti statali d’oltralpe, oltre ad un decimo della popolazione ed un quarto della ricchezza del Paese; questo fa sì che, insieme a Marsiglia sede della principale base navale e dove opera la Brigade des Marins Pompiers de Marseille, la capitale sia difesa appunto da militari. Della Brigata oggi fanno parte poco più di 7.400 pompieri, di cui 306 ufficiali, 1.360 sottufficiali e 5.745 vigili, decimo Corpo al mondo dopo New York, che ne ha 16.000, e prima di Londra, che invece ne ha meno di 7.000. I pompieri di Parigi si distribuiscono su 81 caserme suddivise in tre raggruppamenti, ognuno comandato da un Colonello, queste a loro volta sono suddivise in otto compagnie antincendio ed una adibita a servizio medico d’emergenza; ai tre raggruppamenti operativi si affiancano un raggruppamento formativo ed uno logistico. Nel 2008 la BSPP ha effettuato quasi 480.000 interventi, circa 1.310 al giorno, di cui solo 18.000 per incendi ed il resto, tolti i falsi allarmi vero flagello dei Vigili del Fuoco (oltre 15.000), suddiviso fra soccorsi a persone (ben 342.500), incidenti stradali, soccorsi tecnici, interventi NBCR, SAF (che in Francia si chiama GRIMP, Groupe d’Intervention en Milieux Périlleux e a Parigi GREP, Groupe de Récherche et d’Exploration Profonde).

Il casco in collezione è il solito, meraviglioso CGF Gallet F1S, che non nascondo di apprezzare molto anche sul piano estetico, nella livrea cromata classica. E’ merito della Brigata di Parigi se questo casco è nato, a seguito delle pressanti richieste per la sostituzione del vecchio casco di tipo militare in metallo. Grazie al comandante di allora, il Generale Perdu, nel 1982 è nato il prototipo n. 2 dell’F1; nel 1984 venne fornito in prova a 1.800 Pompieri di Parigi il prototipo n. 6, poi definitivamente adottato nel 1986. Nello stemma è riportato il blasone della città, elargito da Re Carlo IV nel 1358, rappresentante un vascello a simboleggiare la potente corporazione dei mercanti navali, ed il cui motto è “Fluctuat nec mergitur” (Ondeggia ma non affonda). Il prode pompiere di Parigi ha una cura maniacale del suo casco, che si deve sempre presentare in condizioni impeccabili, per cui a fine interventi scatta l’olio di gomito e la radicale pulizia per farlo brillare a dovere. Qui non viene utilizzato il paracollo alluminizzato, e non vi sono bande posteriori ad identificare la qualifica del pompiere; solo il colore della placca cambia, ed è in oro per i Vigili ed ufficiali, ed argento per sottufficiali, come quella raffigurata nelle fotografie. Qui si trova il blasone del simbolo dei pompieri di Parigi, uno scudo con una nave, due asce nere su un busto di corazza ed un elmo in sommità; reca la scritta "Sapeurs Pompiers - Sauver ou Perir" (Zappatori Pompieri - Salvare o Morire); nelle versioni più vecchie le asce sono blu. La prima versione del Gallet BSPP aveva lo stemma adesivo come blasone sulla placca frontale; questo adesivo è stato sostituito dall'emblema metallico in rilievo il 15 gennaio 1988.

Ringrazio Christophe Dubois per la fotografia dei membri del GREP di Parigi in azione.

http://www.pompiersparis.fr/

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